Nel 1996 ero nel consiglio di un'associazione non profit: un gruppo di produttori di cashmere aveva organizzato una raccolta di fondi, con una cena preceduta da un concerto di Philip Glass, alla Triennale di Milano. La musica era bellissima e la cena era rallegrata dal Brunello di Montalcino, offerto generosamente da alcuni amici produttori. I Colori del Brunello sono nati durante quella serata, dall'emozione di Philip Glass nell'assaggiare il Brunello e dall'incontro tra quegli uomini che venivano da paesaggi diversi, che avevano dato vita a distretti così ricchi di talenti e passione.

L'incontro del Brunello di Montalcino con il cioccolato è stato un colpo di fulmine avvenuto qualche mese dopo, quando ho bevuto un Brunello dopo aver assaggiato una scheggia di cioccolato fondente scoprendo di colpo quanto fosse profondo l'accordo tra i due. Da allora ho cercato di riproporre quel colpo di fulmine e di tenerlo al riparo dalla banalità.